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Castelli di Cannero, articolo su The Hub
Photocredit: Susy Mezzanotte

Immagina di salpare verso due isolotti rocciosi, sospesi tra Piemonte e Svizzera, dove le rovine di un’antica fortezza emergono come sentinelle del tempo. A partire dal 28 giugno 2025, questo sogno prende forma: per la prima volta nella storia, i Castelli di Cannero aprono al pubblico. Un evento attesissimo che ridefinisce il concetto di museo, fondendolo con l’esperienza del viaggio, della scoperta e del paesaggio.

Dopo un restauro durato oltre dieci anni, e sostenuto con determinazione dalla famiglia Borromeo, le rovine quattrocentesche tornano a vivere, trasformandosi in un affascinante museo a cielo aperto. Nessuna ricostruzione forzata, nessuna alterazione scenografica: solo il rispetto profondo della materia originaria e dell’anima del luogo. A guidare il progetto, lo studio torinese Simonetti Architettura, con un approccio che ha esaltato la bellezza della rovina lasciando che parlasse da sé.

Photocredit: Andrea Martiradonna

Il risultato è un luogo ibrido, sospeso tra storia e tecnologia, dove le pareti spezzate raccontano guerre, prigionie e rinascite, e dove l’audioguida, progettata da Dotdotdot, accompagna i visitatori in un’esperienza immersiva tra realtà aumentata, narrazione e interazione sensoriale.

Photocredit: Susy Mezzanotte

Il viaggio comincia via acqua, con un breve tragitto in barca che aggiunge un tocco d’avventura all’ingresso nel museo. Una volta attraccati, si cammina lungo i percorsi di ronda, si osservano le vecchie prigioni, si incontrano installazioni multimediali che rendono la visita un’esplorazione dinamica, mai didascalica. Il paesaggio del Lago Maggiore fa da sfondo a ogni passo, e la fortezza diventa una sorta di quinta teatrale naturale che incanta e sorprende.

Non mancano i dettagli contemporanei: il bookshop e le strutture di servizio, smontabili e in legno di larice, sono pensati per dialogare con l’ambiente senza invaderlo, come se fossero parte della narrazione stessa.

Photocredit: Susy Mezzanotte

Con i Castelli di Cannero, il circuito Terre Borromeo aggiunge un tassello prezioso al proprio mosaico culturale: accanto all’Isola Bella, all’Isola Madre, alla Rocca di Angera e ai parchi del Mottarone e Pallavicino, questo nuovo sito racconta un’altra sfumatura dell’identità del lago. Ed è una sfumatura potente, che invita a rallentare, ad ascoltare il silenzio delle pietre e lasciarsi sorprendere dalla bellezza del tempo che resta.

Biglietti disponibili su terreborromeo.it, con partenza da Cannero: il prezzo include il passaggio in barca e l’audioguida. Un’esperienza da segnare in agenda per chi cerca viaggi che lasciano traccia.