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Progetto CMR, articolo su the hub

Nel panorama milanese, esistono luoghi che non si limitano a ospitare persone, ma raccontano un’idea di vivere e lavorare. La sede di Progetto CMR International in via Franco Russoli è uno di questi. Non un semplice headquarter, ma una vera e propria Casa dell’Architettura, dove progetto, innovazione e cultura si intrecciano in uno spazio pensato per ispirare.

In occasione della decima edizione di Open House Milano, il prossimo 17 maggio il pubblico avrà l’occasione di attraversare questi spazi: tremila metri quadrati concepiti come un ecosistema, in cui la progettazione integrata prende forma in ambienti flessibili e dinamici. Qui ogni area si modella sulle esigenze di chi la vive: postazioni regolabili, sedute acustiche, zone touch down, spazi ibridi tra interno ed esterno. Una visione concreta di smart working, dove comfort e produttività non si escludono, ma si alimentano a vicenda.

Al piano terra, un elemento catalizza l’attenzione: SIROSAN, tavolo-scultura nato dalla collaborazione con l’artista Alessandro Busci. Un pezzo unico che omaggia lo stadio di San Siro reinterpretandone la forza simbolica attraverso trasparenze, volumi essenziali e una poetica della forma che bilancia rigore e leggerezza. Più che un oggetto di design, un manifesto visivo del legame tra architettura e collettività.

La narrazione prosegue con una curata selezione di opere d’arte firmate da Lucio Del Pezzo, Katsumi Nakai, Ignacio Iturria, Renato Volpini, Mimmo Rotella e dallo stesso Busci. L’approccio è quello dell’Art At Work: l’arte non come semplice decorazione, ma come elemento identitario che dialoga con la quotidianità, arricchendo lo spazio e stimolando nuovi sguardi.

Progetto CMR, articolo su the hub

A testimoniare la visione olistica di Progetto CMR, il progetto UP 150 ridefinisce il concetto di benessere in ufficio. Realizzato in sinergia con l’Università Statale di Milano, introduce stazioni proattive che trasformano gesti ordinari in occasioni di movimento: stepper che attivano asciugatori, tappetini interattivi collegati ai distributori, cyclette e attrezzi che integrano attività fisica nel fluire della giornata lavorativa. Un modo intelligente per contrastare la sedentarietà senza interrompere la produttività.

Anche all’esterno, la progettualità si fa manifesto urbano. Il giardino, concepito secondo i principi della biofilia, ospita alberi da frutto, essenze aromatiche e superfici permeabili, restituendo qualità ecologica e benessere al contesto urbano. In questo scenario si inserisce CELLIA, la facciata interattiva sviluppata con il Gruppo Focchi e premiata con il Compasso d’Oro ADI 2024, esempio tangibile di come tecnologia e sostenibilità possano dialogare in modo virtuoso.

La sede di Progetto CMR non si visita, si vive. È uno spazio che incarna una filosofia progettuale orientata alla qualità della vita, capace di integrare funzione, bellezza e responsabilità. Un invito a scoprire come l’architettura possa essere, prima di tutto, cultura del fare bene.